Pillar 2 e CFC: divergenza delle basi imponibili e rischi di doppia imposizione

Con l’articolo pubblicato su Corriere Tributario n. 7/2023 Giovanni Rolle e Francesco Scarfone proseguono l’analisi iniziata sul numero 6/2023 con alcune considerazioni in merito alla determinazione del livello di imposizione effettivo delle entità costitutive appartenenti ai gruppi multinazionali secondo le regole Pillar 2, evidenziando in particolare la necessità di effettuare plurime e distinte elaborazioni dei dati economico-finanziari delle entità controllate, rese più complesse dalla diversità delle regole applicabili rispetto alla disciplina delle società controllate estere (CFC).

L’articolo si sofferma poi sulla possibile doppia imposizione dei redditi c.d. “passivi” derivante dalla contestuale applicazione della disciplina delle CFC e sulle modifiche apportate alle regole di priorità OCSE, che comportano, ad avviso degli autori, la necessità di adeguare la normativa italiana in sede di recepimento della direttiva UE.